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Consigli per la salute orale dei neonati
Una delle domane più frequenti che una mamma fa al suo dentista è: “a quale età devo portare mio figlio per una prima visita?”
L’attenzione alla salute orale deve cominciare da subito, anche quando il piccolo non ha ancora “messo” i primi dentini pulendo periodicamente le gengive con una garza inumidita.
Durante l’eruzione dei primi denti, solitamente intorno ai 6 mesi, il bimbo potrà avere alcuni disturbi, soprattutto dolore.
Per alleviarlo il tuo dentista può consigliarti alcuni prodotti specifici in commercio, molto utili sono i giochini di gomma dura che potranno essere “mordicchiati” dal bimbo. E’ utile conservare questi oggetti in frigo per dare un senso rinfrescante.
In questa fase è determinante mantenere pulite le gengive; spesso il dolore non è provocato dal dentino che taglia la gengiva ma da una piccola infezione batterica provocata dal taglio.
Consigliato effettuare una prima visita odontoiatrica nei primi 6-12 mesi di vita proprio mentre cominciano a spuntare i primi dentini. Visita utile in cui il proprio dentista vi insegnerà come utilizzare lo spazzolino e quali ausili utilizzare.
Tra le azioni preventive, ricordiamo che oltre il 40% dei bambini in età prescolare ha problemi di carie dentale, sarebbe utile che già entro i 12 mesi di vita il bambino abbandonasse l’uso del biberon iniziando ad assumere liquidi tramite appositi bicchieri studiate per i bambini della sua età. Da bandire assolutamente il ciuccio. Altra indicazione che può sembrare scontata è limitare l’assunzione di zuccheri: abituare fin da subito il bimbo ad alimentarsi attraverso una dieta con pochi zuccheri permetterà di prevenire l’insorgenza della carie. L’abitudine ad assumere caramelle, dolci, bevande zuccherate si “prende” da piccoli. Anche l’alimentazione è importante al fine di prevenire problemi futuri.
Mai aggiungere al latte del bambino zucchero, miele o atre sostanze dolci come succhi di frutta. Come per molte altre abitudini i figli le imparano dai genitori, essere degli ottimi modelli farà bene ai nostri figli ma anche alla nostra salute.
Gli incidenti stradali per un colpo di sonno causato dall'OSAS sono evitabili
Il 7% degli incidenti stradali sono conseguenza di un colpo di sonno causato da un guidatore affetto da OSAS, la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS).
Recentemente un gruppo di ricercatori italiani ha pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica inglese “Chronic Respiratory Disease” una ricerca in cui è stata individuata, tra tutti gli incidenti stradali documentati, la percentuale di quelli attribuibili agli autisti affetti dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno.
La ricerca ha evidenziato che in Italia nel 2014 sono stati ben 7.360 gli incidenti stradali causati da autisti affetti da OSAS che hanno causato 231 morti e 12.180 feriti con un costo sociale quantificato in 1.500.000.000 di euro circa. Per questo i ricercatori evidenziano la necessità di una attenta prevenzione e cura di questa patologia.
Prevenzione e cura che vede il dentista in prima linea. Negli anni, infatti, l’approccio alle Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è diventato un approccio multidisciplinare dove l’odontoiatra ha un ruolo importante sia nella diagnosi che nella cura evitando, nei casi più semplici (i più frequenti), terapie poco invasive e molto efficaci.
Una percentuale molto elevata della popolazione generale si reca dall’odontoiatra almeno una volta all’anno quindi gli odontoiatri hanno la possibilità di intercettare precocemente i segni e sintomi dell’OSAS. Allo stesso tempo, possono valutare se il paziente presenta le indicazioni per essere sottoposto a trattamento con specifici dispositivi orali (Oral Appliances, OA).
Dispositivi che mantengono la pervietà delle vie aeree posteriori alla lingua, spostando in avanti e/o mantenendo chiusa la mandibola e aumentando la dimensione verticale occlusale ed in alcune situazioni cliniche possono sostituire efficacemente l’utilizzo di complicate e poco pratiche apparecchiature utilizzate durante la notte.
Presso lo Studio Odontoiatrico Maistri è possibile fare apposito test per riconoscere e trattare questa patologia.
Studio Odontoiatrico Maistri
tel. 0464 553622
info@studiomaistri.com
Mal di denti, la soluzione è il dentista non l'antibiotico
Spesso di fronte ad un mal di denti si preferisce ricorrere al proprio medico di famiglia o al farmacista piuttosto che interpellare il proprio dentista di fiducia. La conseguenza è uscire dallo studio del proprio medico con una prescrizione di un antibiotico che in molti casi si rivela inefficace.
Ma l’uso smodato di antibiotici, oltre a non risolvere il problema (dolore), favorisce il rischio di ANTIBIOTICO RESISTENZE.
L’uso indiscriminato degli antibiotici associato o meno al loro sotto dosaggio, spiegano i Dentisti ANDI, favorisce l’insorgenza di resistenze agli antimicrobici con la conseguenza che alcune infezioni non si concludono con una sola terapia antibiotica.
La conferma arriva da una ricerca del British Journal of General Practice che ha monitorato circa 300 mila visite dentali effettuate presso il medico di famiglia tra il 2004 e il 2013 riscontrando che nel 57% dei casi sono stati prescritti antibiotici.
Però molti disturbi odontoiatrici che comportano dolore non sono da trattare con antibiotico ma con terapie odontoiatriche specifiche. Le cure che un paziente con mal di denti può ricevere da un medico generico attraverso dei farmaci non portano benefici risolutivi e a lungo termine possono aggravare la situazione perché il disturbo vero si trascina nel tempo.
Nel caso di mal di denti la visita dal proprio dentista di fiducia è la soluzione ideale ed anche nel caso il dentista decidesse di prescrivere una terapia antibiotica, questo lo farà avendo valutato con attenzione il tipo di infezione odontoiatrica presente, gli agenti batterici che l’hanno scatenata e dopo eventualmente aver rimosso il problema scatenante.
Ma la soluzione più utile per evitare il dolore è mantenere in salute bocca e denti con una accurata igiene domiciliare e visite regolari preventive dal proprio dentista.